Consiglio di Stato, Sez. IV, Sent. 14.10.2025 n.8038
[…] il provvedimento impugnato richiama la giurisprudenza di questo Consiglio (Sez. VI n. 2215 del 2019), che rileva come “qualora un lotto urbanisticamente unitario sia già stato oggetto di uno o più interventi edilizi, la volumetria residua, o la superficie coperta residua, va calcolata previo decurtamento di quella in precedenza realizzata, con irrilevanza di eventuali successivi frazionamenti catastali o alienazioni parziali, onde evitare che il computo dell’indice venga alterato con l’ipersaturazione di alcune superfici al fine di creare artificiosamente disponibilità nel residuo”.
Va inoltre considerato che, come chiarato dalla Giurisprudenza, dal provvedimento edilizio abilitativo – il cui rilascio definisce le potenzialità edificatorie di un fondo, determinandone anche la cubatura – sorge un vincolo di asservimento per cui, una volta esaurite le potenzialità edificatorie, le restanti parti del fondo sono sottoposte ad un regime di inedificabilità che discende ope legis dall’utilizzazione del fondo medesimo (cfr. Cons. Stato, Ad. Plen., Sentenza, 23 settembre 2009, n. 3) […]
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